Il backstage del teatro come metafora della vita
The Fiction
di Gianluca Antonietti | 20 Giugno 2014
Fotografia e testi: Gianluca Antonietti
Models: Erica Vitulano, Francesco Molinelli
Styling: Michela Sarti
Make Up/Hair: Daniela Serafini
Videomaker/set ass.: Luca Giannandrea
Abiti e accessori: Artelier - Pesaro
Calzature: Venturelli Shoes - Pesaro
Location: Teatro Rossini Pesaro
La sequenza fotografica racconta gli stati d'animo degli attori nel backstage del palcoscenico, prima di entrare in scena.
Il teatro non è più semplicemente metafora della vita ma è la rappresentazione teatrale stessa ad essere un veicolo per rappresentare la propria vita.
Il rapporto fra la realtà e la "maschera" ha assunto nei nostri tempi una dimensione importante in quanto parte fondamentale della nostra vita sociale.
L'Io rappresentato è diventato spesso molto più importante della reale personalità, come se in un mondo senza futuro, vuoto, temporaneo e dalle speranze disattese, cercassimo una dimensione nostra, seppur virtuale, dove proiettare tutte le emozioni, le capacità, le aspettative.
La rappresentazione fotografica della storia vuole mettere in evidenza questo aspetto, raccontando il confine invisibile fra l'essere e l'apparire, dove le luci di scena evocano simbolicamente le "sovraesposizioni" mediatiche e l'eccessivo desiderio di protagonismo. La scena, il backstage e il pubblico, che a volte non vediamo ma percepiamo, sono gli elementi della nostra vita sociale. La rappresentazione drammatica è la nostra vita interiore, sempre in conflitto fra l'essere e l'apparire. Gli abiti sono la nostra maschera, la nostra armatura di difesa e il biglietto di ingresso per la nostra rappresentazione.
I costumi del '700 sottolineano l'aspetto iconografico-teatrale della sequenza fotografica della storia mentre le pose assunte dai modelli riportano volutamente a redazionali moda, proprio per creare una sorta di annullamento temporale, di astrazione e per rafforzare il messaggio comunicativo del progetto.